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RECENSIONE: Need For Speed: The Run, 2° Recensione

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[ODM*]dark_giulio
view post Posted on 5/1/2012, 09:56     +1   -1




Le vicende raccontate in The Run sono estremamente semplici: Jack, il protagonista, pesta i piedi alle persone sbagliate, al punto da vedersi costretto a partecipare a una disperata corsa attraverso l’America con l’unico scopo di vincere l’importante premio in denaro previsto per chi taglia il traguardo per primo.
La trama, naturalmente, è solo un pretesto per lanciare il giocatore a folle velocità lungo percorsi più o meno complicati ambientati in alcuni luoghi caratteristici dell’enorme territorio americano, in una corsa senza sosta da San Francisco a New York. Per mantenere comunque un certo bilanciamento fra le gare vere e proprie e le sequenze narrative, i programmatori hanno inserito una serie di QuickTime Event all’interno delle scene d’azione che vedono Jack impegnato a saltare da un palazzo all’altro, a sfuggire agli elicotteri della polizia o a sopravvivere a letali agguati da parte di chi lo vuole morto.
Grazie a questo interessante approccio narrativo, i ritmi dell’azione sono sempre piuttosto elevati e coinvolgono il giocatore per le (poche) ore necessarie a completare la Carriera principale. Peccato, però, che tutto questo nasconda molti più difetti di quanti ce ne saremmo potuti aspettare

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Quando si programma un gioco di corse arcade si deve fare il possibile per mettere insieme un’esperienza in grado di divertire il giocatore e di tenerlo costantemente incollato al joypad nel tentativo di superare gli avversari o di battere i record personali e quelli dei propri amici. Anche The Run, in teoria, cerca di raggiungere questi obiettivi, ma lo fa in modo decisamente bizzarro.
A differenza dei soliti giochi di corse, infatti, questo nuovo Need for Speed chiede al giocatore di portare a termine obiettivi diversi in ogni gara, programmando ogni singola derapata e lasciando ben poca libertà a chi impugna il volante virtuale dell’auto. A seconda della gara affrontata, infatti, si deve superare un numero ben definito di avversari (non uno di meno!) o battere un rivale specifico, il tutto assicurandosi di non perdere tutte le vite a disposizione.
Già! In The Run torna il concetto delle vite, riproposto sotto forma di rewind (caratteristica ormai diffusa tra i giochi di guida) che riportano il giocatore al checkpoint più vicino. Già il fatto che non si possa decidere autonomamente da quale punto della gara ripartire è piuttosto fastidioso, ma se a questo aggiungiamo la crudeltà di una struttura trial and error particolarmente rigida, ecco che il quadro di questo titolo EA diventa sempre più cupo. Quando si corre a 300 all’ora lungo strade più o meno tortuose o trafficate può capitare di forzare la guida e di ritrovarsi con le ruote fuori dall’asfalto. A volte è proprio grazie a una breve gita tra polvere e cespugli che si riesce a uscire vincitori da una situazione particolarmente difficile, sorpassando il rivale che tanto ci stava facendo sudare.
In The Run tutto questo non può essere fatto, visto che il gioco soffre di un’inspiegabile fretta nel riportare il giocatore al suo posto, al centro della strada. Non è la prima volta che in un gioco di guida i programmatori scelgono di limitare le escursioni fuori dal tracciato, ma in genere viene offerto almeno qualche secondo per cercare di recuperare autonomamente la situazione riguadagnando la strada asfaltata.
In questo caso, invece, basta un attimo di distrazione per vedere l’azione resettarsi rapidamente riportando la macchina al centro della pista, dettaglio francamente difficile da digerire, soprattutto in un gioco di corse tanto adrenalinico e spettacolare.

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L’elemento caratteristico di The Run è sicuramente la sua modalità principale, ma questo non vuol dire che il gioco non offra anche alternative interessanti ormai comuni a tutti i capitoli della saga di Need for Speed. Il primo di questi, che salta immediatamente all’occhio, è l’ormai immancabile Autolog, che anche in questo caso si rivela un elemento importante per rendere l’esperienza più coinvolgente.
Come già accadeva in Hot Pursuit e in Shift 2, infatti, anche in The Run si viene costantemente aggiornati riguardo alle statistiche e alle imprese dei giocatori presenti nella lista amici, creando un piacevole clima di sfida a distanza. Qualcuno registra un tempo migliore del nostro in un particolare tracciato? Il gioco ce lo comunica permettendoci di accedere istantaneamente alla sfida in questione nel tentativo di lavare l’onta appena subita.
Là dove l’Autolog fornisce una sorta di esperienza multiplayer indiretta, una serie di modalità multiplayer tradizionali permettono di sfidare piloti da ogni parte del mondo lasciando da parte il concetto dei rewind in favore dei respawn di Hot Pursuit, garantendo tutto il divertimento che un single player zoppicante non è in grado di offrire.

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Secondo me The Run è un passo all indietro poichè ricordo ancora i vecchi Need For Speed, Carbon; tutti giochi "VERI" ovvero dove era possibile correre con un prorpio stile, possibile uscire fuori strada per superare le altre auto in corsa ma sopratutto POSSIBILE MODIFICARE LE AUTO A PROPRIO PIACIMENTO. Il mio voto per questo gioco è 7 poichè è un NFS incompleto ma avvincente allo stesso tempo

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